Tratto da una storia vera e presentato nella selezione ufficiale della dodicesima Festa del Cinema di Roma, Stronger di David Gordon Green ci regala un’altra grande interpretazione di Jake Gyllenhaal (Jeff Bauman), assecondato dalla rivelazione Tatiana Maslane (Erin Hurley) e dalla rediviva e bentornata Miranda Richardson nel ruolo della madre Patty.
La fattura è quella classica americana dedicata agli eroi e ai fatti attuali di terrorismo, ma costruita in modo da coinvolgere e commuovere il pubblico senza eccessi sentimentali e/o patriottici. Infatti il film- tratto dal libro omonimo del protagonista della storia, Jeff Bauman, e di Brett Witter (sceneggiato da John Pollono) ci presenta un uomo comune diventato eroe suo malgrado perché, oltre ad aver riconosciuto uno degli attentatori, è sopravvissuto e deciso a non rassegnarsi, e non privo di difetti e contraddizioni.
Solo nel finale, forse, cade nei tipici momenti delle redenzioni cinematografiche Made in Usa. Ma già la performance di Gyllenhaal vale il biglietto.
Stronger narra la storia di Jeff, la cui vicenda ha appassionato il mondo intero e lo ha reso un simbolo di speranza, dopo l’attentato del 15 aprile 2013 durante la tradizionale maratona di Boston (era andato per vedere la sua fidanzata), dove ha perso entrambe le gambe.
Il suo percorso eroico e privato, gli darà la forza per superare le straordinarie avversità e metterà alla prova i legami familiari, mentre tenterà – non senza difficoltà – di ricostruire la sua vita al fianco della compagna Erin (si erano lasciati un mese prima della Maratona) e di ritrovare se stesso. Anche grazie all’incontro con il suo primo soccorritore, Carlos, un uomo che ha perso i suoi figli e ora si dedica a salvare e aiutare quelli degli altri.
Nelle sale italiane dal 4 luglio presentato da O1 Distribution – Leone Group