martedì 16 aprile 2024 ore 07:29   
Torna alla home page
 
Torna la home page Home Page La redazione Agenda Archivio notizie  Contatti 
 Aggiungi a preferiti 
 

Cerca nel sito



 

Mailing list

 Sesso: 
M F
 Età: 

indirizzo email

leggi regolamento


 

 

Realizzazione:
www. Siti.Roma.it

 

Home » Cinema » Recensioni  
martedì 14 novembre 2017
di Claudio Fontanini
La casa di famiglia
Esile e cauto il il debutto alla regia cinematografica di Augusto Fornari
Cosa succede se un anziano genitore da cinque anni in coma (l’ottimo Luigi Diberti) si risveglia all’improvviso proprio il giorno dopo che i quattro figli hanno venduto la sua bella villa di campagna dove viveva? Per Alex (Lino Guanciale), i gemelli Oreste (Stefano Fresi) e Giacinto (Libero De Rienzo) e Fanny (Matilde Gioli) inizierà un vera e propria corsa contro il tempo per recuperare in gran fretta mobili, cimeli di famiglia e persino l’amato cane (morto nel frattempo investito da uno di loro…) facendo finta che l’atto di vendita non sia mai stato firmato. 
Con quel padre convinto di soffrire di confabulazione e che non deve essere sottoposto a scossoni emotivi (è il consiglio categorico del medico) e il nuovo proprietario (un vecchio conoscente di famiglia) che reclama la sua nuova dimora.

Per il suo esordio dietro la macchina da presa Augusto Fornari si appoggia a un suo vecchio testo teatrale e lo consegna, aggiornato negli ambienti, alle parole e all’azione di un cast tanto eterogeneo nei dialetti di provenienza (Guanciale è di Avezzano, la Gioli milanese, Fresi romano, Diberti torinese e De Rienzo napoletano, ma perché?) quanto affiatato sul campo
E così tra bauli pieni di ricordi e antiquari zingari, video hard e vecchie filastrocche rappacificatrici, un busto di Mussolini trasformato in quello di Beethoven e un’infermiera russa sopra le righe (Nicoletta Romanoff) affiora a poco a poco il senso di un ritrovato sentimento familiare che smussa le divergenze tra fratelli e regala un senso di pacificazione che sa tanto di un nuovo inizio. 

Con Fornari che azzecca qualche bella sequenza tra il divertito e il malinconico (su tutte la chiacchierata dei pazienti dalle finestre dell’ospedale che commentano la vicenda familiare e lo sguardo carico di affetto e comprensione silente tra Diberti in altalena e De Rienzo) ma deve fare i conti col fiato corto di una sceneggiatura che non affonda mai i colpi e regala poche risate.Sfocati i personaggi di contorno e scontato l’esito, La casa di famiglia pecca sul piano del ritmo narrativo e sembra accontentarsi di un andamento prevedibile. 
Cauto, esile e sin troppo piatto nella recitazione, il debutto cinematografico di Fornari, un teatrante elegante e mai volgare, si confonde nel mare di quella cinematografia media che non brilla per originalità. Producono Fulvio e Federica Lucisano.   

Nelle sale dal 16 novembre distribuito da Vision 
    

Links correlati
http://www.facebook.com/visionfilmdistribution/

 
Segnala a un amico
Vi è piaciuto questo articolo? Avete commenti da fare?
Scrivete alla redazione
 












Foto dal Web

Altri articoli di interesse
15-4
Cinema
CATTIVERIE A DOMICILIO
di Claudio Fontanini
11-4
Cinema
Gloria!
di Claudio Fontanini
9-4
Cinema
E LA FESTA CONTINUA!
di Claudio Fontanini
1-4
Cinema
TATAMI
di Claudio Fontanini
25-3
Cinema
Il teorema di Margherita
di Claudio Fontanini
25-3
Cinema
UN MONDO A PARTE
di Claudio Fontanini
20-3
Cinema
Eravamo bambini
di Claudio Fontanini

 
© Cinespettacolo.it - Direttore Responsabile: Anna de Martino - Testata in attesa di registrazione al Tribunale di Roma