Più selezione meno quantità. Nasce all’insegna della qualità (almeno a sentire le parole pronunciate in conferenza stampa dal Direttore artistico della rassegna, Antonio Monda) la dodicesima edizione della Festa del cinema di Roma in programma all’Auditorium Parco della Musica dal 26 ottobre al 5 novembre. Trentanove film e documentari nella Selezione ufficiale (dallo scorso anno non esiste più il Concorso ma c’è il premio del pubblico BNL), 31 paesi rappresentati (spazio anche a cinematografie minori come Libano, Cile e Indonesia), 4 eventi speciali (tra i quali The Place, il film di chiusura di Paolo Genovese), 12 incontri ravvicinati (David Lynch, premio alla carriera il 4 novembre consegnato da Paolo Sorrentino, Xavier Dolan, Rosario Fiorello, Jake Gyllenhaal, Phil Jackson, Ian McKellen, Nanni Moretti, che presenterà un inedito di 10’, Michael Nyman, Chuck Palanhiuk, Gigi Proietti, Vanessa Redgrave, Christoph Waltz), 4 restauri e omaggi (Borotalco, Dillinger è morto, Miseria e nobiltà, Sacco e Vanzetti), una retrospettiva (La scuola italiana curata da Mario Sesti), una mostra d’arte che farà dialogare sei registi, sei scrittori e sei artisti e 7 Film della nostra vita (stavolta il genere prescelto da Monda e dai membri del comitato di selezione è il musical).
Questi gli appuntamenti principali di una manifestazione in piena salute (lo scorso anno il numero degli spettatori è aumentato del 18% e la copertura della stampa internazionale è salita del 38%) che intende omaggiare il cinema nella sua essenza. “Adesso la Festa è un luogo ambito nel quale si sceglie di venire” ha detto Monda, al terzo anno da Direttore artistico e con la conferma in tasca per i prossimi tre “gli ospiti internazionali sono felici di arrivare a Roma a prescindere dalla promozione del loro prodotto”. “Vogliamo essere attenti al cinema e alle altre forme di linguaggio ma vi assicuro che di star se ne vedranno tante” dice ancora il Direttore che però non conferma ancora la presenza di Kathryne Bigelow che presenterà Detroit, il suo ultimo e attesissimo film sulle sanguinose rivolte del 1967.
Saranno 14 le anteprime mondiali (10 quelle internazionali e 10 quelle europee) in un cartellone variegato che propone cinema indipendente e autori affermati, registi emergenti e di ricerca e pellicole spettacolari, animazione, visual art e documentari.
Come al solito non sarà facile orientarsi fra le molteplici proposte della dieci giorni romana ma sembrano da sottolineare in rosso, tra i film della selezione ufficiale, Borg McEnroe di Janus Metz con Sverrir Gudnason e Shia LaBeouf nei panni dei due tennisti che diedero vita ad una delle più straordinarie rivalità sportive di tutti i tempi, C’est la vie! Di Eric Toledano e Olivier Nakache (i registi di Quasi amici), la commedia che ha conquistato il box office francese totalizzando 650mila presenze e 4,2 milioni di euro al botteghino nel primo weekend, Hostiles di Scott Cooper, film d’apertura della Festa e western non convenzionale interpretato da Christian Bale e Rosamund Pike, I, Tonya di Craig Gillespie, con Margot Robbie nei panni della pattinatrice Tonya Harding, controversa protagonista di uno dei più grandi scandali sportivi nella storia degli Stati Uniti, Logan Lucky, la nuova commedia ricca di colpi di scena e umorismo graffiante firmata Steven Soderbergh (cast da urlo con Channing Tatum, Adam Driver, Hilary Swank e Daniel Craig), Mudbound di Dee Rees con Carey Mulligan e ambientato nel Sud degli Stati Uniti alla fine della Seconda Guerra Mondiale, The only living boy in New York di Marc Webb con Kate Beckinsale, Jeff Bridges e Pierce Brosnan, Stronger di David Gordon Green con Jake Gyllenhaal nei panni di Jeff Bauman, un uomo comune la cui vicenda ha appassionato il mondo intero rendendolo simbolo di speranza dopo l’attentato del 2013 durante la maratona di Boston.
E poi ancora Tout nous sépare di Thierry Klifa con Catherine Deneuve e Diane Kruger madre e figlia opposte da un legame tormentato da disabilità e tossicodipendenza e Prendre le large con Sandrine Bonnaire diretta da Gaël Morel.
E il cinema italiano? Poco. “Sono contrario alla costruzione di una riserva indiana del nostro cinema” ha dichiarato Monda “fa male ai nostri film e non gli rende giustizia. Il periodo è difficile, il box office piange e io preferisco puntare sulla qualità e sulla sicurezza”. Così nella selezione ufficiale si vedrà soltanto Una questione privata dei fratelli Taviani, storia d’amore a tre (i protagonisti sono Luca Marinelli, Lorenzo Richelmy e Valentina Bellè) ambientata nell’estate del ’43 in piena Resistenza.
L’acquisto dei biglietti in prevendita può essere effettuato dal 19 ottobre presso la biglietteria del Villaggio del Cinema, i punti vendita autorizzati (elenco su www.ticketone.it), la biglietteria telefonica TicketOne (892101 per chiamate nazionali, servizio a pagamento), online attraverso i siti www.romacinemafest.it e www.ticketone.it e tramite l’APP RomeFilmFest scaricabile gratuitamente da Google Play e App Store.