Ritorna per la quinta volta il pirata Johnny Depp nell’ormai mitico ruolo dello spavaldo antieroe Jack Sparrow - dopo la delusione del quarto "Oltre i confini del mare"  - nel nuovo film della saga Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar, diretta dai norvegesi Joachim Ronning & Espen Sandberg, autori dei premiatissimi "Kon-Tiki" (2012) e "Maxmanus" (2008). La nuova avventura, sceneggiata da Jeff Nathanson, già collaboratore di Steven Spielberg per Indiana Jones e il regno di cristallo, non solo - da un soggetto di Terry Rossio, responsabile dei precedenti tre e, con Ted Miller creatore dei personaggi originali -, si ispira ovviamente al primo, "La maledizione della prima luna", e non solo nella struttura. E, persi per strada, i personaggi interpretati da Orlando Bloom e Keira Nnitghley, anche se non completamente, visto che entrambi riappaiono in ruoli cameo.

Catapultato in una nuova - sempre ironica - e travolgente avventura, lo sventurato Capitan Jack Sparrow vede peggiorare ancora la propria sfortuna quando dei letali marinai fantasma fuggono dal Triangolo del Diavolo guidati dal terrificante Capitano Salazar (un inedito e vendicativo Javier Bardem) e decisi a uccidere ogni pirata del mare… ma soprattutto lui, l’imprevedibile Jack.
Però una possibilità di sopravvivenza ci sarebbe, ma risiede nel leggendario Tridente di Poseidone: per riuscire a trovarlo Jack dovrà allearsi con la brillante e affascinante astronoma Carina Smyth (Kaya Scodelario, anglo-brasiliana, il cognome italiano dal nonno materno), accusata e condannata per stregoneria, e con il giovane e risoluto Henry (Brenton Thwaites), un marinaio della Royal Navy, alla ricerca del padre Will, scomparso proprio nel maledetto Triangolo del Diavolo.

E così il bizzarro Sparrow è costretto a rimettersi al timone della sua nave, un piccolo e pericolante vascello, per sconfiggere la sorte avversa e scampare al nemico più potente e crudele che abbia mai incontrato.
Il divertimento c’è, lo spettacolo anche proprio perché il nuovo capitolo s’ispira all’originale per tentare di riconquistare la fortuna della prima trilogia, una saga tra le più redditizie della storia della Disney e del cinema americano. Pensare che all’inizio, il celebre produttore Jerry Bruckheimer - autore di blockbusters e serial televisivi di enorme successo - pensava di rifiutare l’offerta così come la Disney non voleva un’avventura che vietasse la visione ai minori di 13 anni. Poi si sono ricreduti, tanto da decidere di portare avanti la seconda trilogia (è già annunciato il 6°), nonostante il fallimento del quarto episodio.

Finché c’è Depp c’è speranza, anche perché il divo si è cuccito addosso il personaggio, trasgressivo e ubriacone, ispirandosi niente di meno che al look e alle movenze di Keith Richards. Ritorna giovanissimo in un flash-back grazie al giovane Anthony de la Torre e all’aiuto del digitale.
Nel cast c’è un altro ritornom Geoffrey Rush nel ruolo del vecchio Capitan Barbossa, antico rivale di Jack, infatti stavolta indeciso di ’venderlo’ al miglior offerente o aiutarlo;  lo affiancano Kevin McNally (Gibbs), la bellissima Golshifteh Farahani (Shansa), David Wenham (Scarfield), Stephen Graham (Scrum), Martin Klebba (Marty), Adam Brown (Cremble) e Angus Barnett (Mullroy).
Le musiche sono di Geoff Zanelli, già collaboratore del produttore, di Gore Verbinski (ma non per la saga) e Ridley Scott. La fotografia è invece firmata da Paul Cameron, autore della colonna sonora del remake di "Total Recall" e ora del rifacimento televisivo di "Fahrenheit 451".

Nelle sale italiane dal 24 maggio distribuito da The Walt Disney Company Italy