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giovedì 6 aprile 2017
di José de Arcangelo
The Startup
Storia straordinaria di un quotidiano ordinario. Storia vera di un ragazzo romano di periferia
La storia vera di un sogno italiano diventato realtà è arrivata sul grande schermo. The Startup – Accendi il tuo futuro di Alessandro D’Alatri racconta, infatti, il sogno del giovane Matteo Achilli (Andrea Arcangeli), 18enne romano che, esasperato dall’ennesima ingiustizia subita, inventa un social network che fa incontrare, in modo innovativo, domanda e offerta di lavoro.
Ovviamente, all’inizio nessuno crede nel progetto e molti sono i falchi pronti ad approfittare di lui (si insinuano quelli che vorrebbero rubarle l’idea), però ad un certo punto, grazie all’intraprendenza e all’accortezza, arriva la svolta: Matteo inventa Egomnia (dal latino io/tutti) e si ritrova, da un giorno all’altro, al centro degli interessi del mondo che conta.

Da Roma a Milano (è stato ammesso alla Bocconi), dalla borgata Corviale ai salotti milanesi (la direttrice della rivista universitaria l’introduce nell’ambiente giusto), in pochissimo tempo Matteo acquista popolarità e soldi.
La sua faccia è sulle prime pagine (dai quotidiani italiani al Washington Post) e la sua startup conta migliaia di iscritti. Ma si sa, il mondo del successo è una giungla in cui sei preda o predatore, e c’è sempre un prezzo da pagare: la famiglia (suo padre non è un professionista, lo sostiene ma non ha le conoscenze giuste), l’amicizia, l’amore (la sua ragazza, ballerina dell’Accademia di Roma).

A quel punto, toccherà a Matteo scegliere la cosa giusta da fare, capire che niente al mondo vale il prezzo di perdere se stessi e che Egomnia è nata per far prevalere la sostanza sulla forma, senza perdere di vista le proprie radici.
Da un soggetto di Francesco Arlanch e Saverio D’Ercole, ispirato alla vera storia di Achilli, e sceneggiato da Arlanch e D’Alatri, un film su un giovane in una società dove il merito non è riconosciuto, visto che proprio a ciò si ispira l’invenzione di Achilli.

Un ragazzo cresciuto nella periferia romana – dichiara D’Alatri -, figlio di oneste e semplici persone, nel passaggio tra la maturità scientifica e l’università si rende conto di quanta ingiustizia ci sia nel mancato riconoscimento del merito. Decide di fare qualcosa. Senza altri aiuti se non quelli della sua famiglia, e con entusiasmo e coraggio inventa un nuovo ‘social’ che valuta ed evidenzia il merito di chi cerca lavoro. Quel giovane esiste e si chiama Matteo Achilli”.
Merito del regista è quello di raccontare una storia vera, senza retorica né orpelli, con un montaggio (di Valentina Mariani) e i tempi giusti, una storia straordinaria in un quotidiano ordinario, semplice e credibile, però dove spesso i meriti non vengono riconosciuti, ma comunque sfruttati da o per altri.

Matteo Achilli, il protagonista del nostro film – afferma il produttore Luca Barbareschi -, esiste davvero. Oggi ha 24 anni, ma l’idea che ha rivoluzionato la sua vita l’ha avuta a 18 anni, quando era in V liceo. E’ un ragazzo romano che vive in borgata. Non è un genio. E, a dirla tutta, non si è ancora laureato. Un ragazzo come tanti quindi. Un ragazzo che però si è inventato un lavoro”.
Una buona squadra di attori fa il resto: oltre ad Arcangeli, le giovani in ascesa Matilde Gioli (Cecilia, direttrice della rivista universitaria), Paola Calliari (Emma, la fidanzata), Luca Di Giovanni (Giuseppe Iacobucci), Matteo Leoni (Valerio Maffeis), Matteo Vignati (Leonardo Ramelli), Guglielmo Poggi (Niccolò Pescucci), Lidia Vitale (Monica, la madre), Thomas Peyretti (Max), Federigo Ceci (allenatore), Loris Loddi (Italo Storti) e con Massimiliano Gallo (Armando, il padre).
L’ottima cornice è firmata dal direttore della fotografia Ferran Paredes Rubio, mentre le musiche originali (un po’ ingombranti) sono di Pivio & Aldo De Scalzi.

Nelle sale italiane dal 6 aprile presentato da O1 Distribution

Links correlati
http://www.01distribution.it

 
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Foto dall’Ufficio Stampa

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