Una vera e godibilissima sorpresa questo Elvis & Nixon di Liza Johnson – autrice di “Return” e “Hateship Loveship”, presentati a Cannes, Toronto, New York, Berlino e Rotterdam - con una coppia d’eccezione come Kevin Spacey (Nixon) e Michael Shannon (Presley), soprattutto perché ricostruisce l’incontro ‘segreto’ tra The King of Rock’n Roll e l’allora Presidente degli Stati Uniti. La mattina del 21 dicembre del 1970, Elvis Presley si reca alla Casa Bianca con il suo amico Jerry Schilling (Alex Pettyfer) e il suo partner Sonny (Johnny Knoxville) chiedendo – tramite una lettera - un incontro con l’uomo più potente del mondo, ovvero Richard Nixon.
Ma Elvis non vuole che la cosa si sappia anche perché ambisce a ricevere un distintivo di agente speciale aggiuntivo della narcotici dell’FBI (il Presidente farà la richiesta direttamente a Hoover) sotto copertura. Infatti, se il loro incontro fosse stato pubblicizzato tutta l’operazione non avrebbe avuto senso. L’incontro tra i due personaggi apparentemente antitetici, nonostante l’iniziale rifiuto del Presidente, avvenne veramente quello stesso giorno e Nixon ha ceduto per fare avere alla figlia un autografo del più grande e amato cantante del mondo (“Il leader del mondo libero che prende ordini da una studentessa di 15 anni” borbotta). E, non solo, durante il breve colloquio tra i due nascerà una sorta di feeling che nemmeno loro stessi avrebbero mai immaginato.
Sceneggiato da Joey Sagal & Hanala Sagal (anche produttori esecutivi) con l’attore Cary Elwes (da “La storia fantastica” a “Il collezionista”), il film, basato su un fatto vero, diventa una commedia ironica e divertente sull’incontro assai improbabile tra due grandi in un periodo in cui politica e spettacolo erano così lontani che sembrava impossibile dovessero avvicinarsi. E ne viene fuori come tutto l’entourage presidenziale fosse favorevole a questo evento perché prevedevano un beneficio per entrambe le parti. Inoltre, in filigrana, scopriamo il lato privato dei due che si riveleranno ‘quasi amici’, e Presley svela una certa nostalgia del ‘ragazzo che era stato’ prima di diventare The King.
Vizi e manie (Presley porta con sé una pistola d’oro e un’altra piccola nel taschino, oltre che portare in regalo una storica 45), fragilità e bizzarrie per scoprire il lato umano di due contrastati icone del XX secolo. Infatti Nixon era colpito e sorpreso perché non capiva perché dovesse incontrare Elvis mentre questi, che negli anni Cinquanta per i giovani era l’incarnazione della controcultura, all’improvviso per un recondito bisogno di salvare i giovani (dalla droga) e il suo Paese dalla sconfitta morale e politica, voleva insistentemente il riconoscimento da parte dell’Establishment.
Nel 1974 Nixon verrà travolto definitivamente dallo scandalo Watergate, Elvis morirà tre anni dopo per aritmia cardiaca provocata da un eccesso di barbiturici. La fotografia del loro incontro è la più richiesta all’Archivio Nazionale. Completa il cast una galleria di caratteristi attiva sia sul grande che sul piccolo schermo: Colin Hanks (Egil Krogh), Evan Peters (Dwight Chapin), Sky Ferreira (Charlotte) Tracy Letts (John Finlator), Tate Donovan (H.R. Haldeman) e Ashley Benson (Margaret).
“Amo il modo in cui la storia testimonia l’assurdo scontro di due mondi – dice la regista -, il contesto degli Stati Uniti nel 1970 e il modo in cui due uomini così potenti fossero entrambi terrorizzati dalla controcultura”. E poi aggiunge: “E’ stato surreale avere le vere figure storiche sul set insieme agli attori che li impersonano”. Infatti i veri Jerry Schilling (anche produttore esecutivo) e Bud Krogh sono stati i preziosi collaboratori per il film perché testimoni dello storico incontro. Nelle sale italiane dal 22 settembre distribuito da Videa |