Un tema scottante e di stretta attualità affrontato, come di consueto, con l’arma dell’ironia, della leggerezza e il sorriso. E’ così che Toni Fornari, sceneggiatore e regista, sceglie di parlare del problema del precariato attraverso la sua nuova pièce Generazione di precari in scena al Teatro Golden di Roma fino al 17 gennaio 2016. Non banalizza Fornari ma, al contrario, servendosi della commedia fa luce su questo annoso problema, propagatosi a macchia d’olio negli ultimi anni, raccontando le difficoltà esistenziali di quattro ragazzi alle prese con un lavoro precario e costretti a vivere insieme per la pesante crisi economica che la società sta attraversando.
I quattro protagonisti in questione: Edoardo, Laura, Duccio e Lina, rispettivamente i frizzanti Marco Morandi, Claudia Campagnola, Matteo Vacca e Carlotta Proietti, condividono, loro malgrado, un piccolo appartamento perché non si possono permettere una casa da soli. Edoardo è autore di improbabili slogan pubblicitari che, puntualmente, vengono rifiutati; Laura è una plurilaureata secchiona che si arrabatta come può lavorando nel campo della ricerca; Duccio è un musicista fallito e furbetto; Lina è una improbabile maga cialtrona che sbarca il lunario predicendo il futuro ai creduloni.
Le difficoltà economiche, in primis trovare i soldi per pagare l’affitto, si sommano a quelle di una forzata convivenza come la fila in bagno, le liti per chi lava i piatti, i turni per pulire casa, la spesa singola che si rubano a vicenda. Preso dalla disperazione Edoardo decide di mettere in atto un piano tanto diabolico quanto assurdo: rapire un politico e ricattare lo Stato chiedendo lavoro. Quando un importante deputato (interpretato dal bravo Maurizio Di Carmine) viene a fare un comizio proprio nel quartiere dove abitano, con un piano ridicolo e bislacco, Edoardo lo conduce forzatamente nell’appartamento mettendo così gli altri davanti al fatto compiuto.
Gli improvvisati rapitori tentano, senza riuscirci, di avere la situazione sotto controllo ma di fronte a un politico scaltro e manipolatore le cose prendono, inevitabilmente, una piega ben diversa. Tra una gag e l’altra, battute al vetriolo e intermezzi musicali ben orchestrati (con canzoni scritte da Enrico Blatti) il tema del precariato viene sviscerato anche con occhio lucido e scanzonato sul modo in cui la politica finge, con i suoi finti giochetti, di voler risolvere questa emergenza sociale.
TEATRO GOLDEN Via Taranto, 36 – Roma Info: 06.70.49.38.26 Orari: dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.00. Lunedì e mercoledì riposo. Sabato 26 dicembre e sabato 2 gennaio ore 17.00
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