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sabato 21 novembre 2015
di Silvia Di Paola
Ricomincio da... Troisi
Proiezioni-evento il 24 e 25 novembre di "Ricomincio da tre",di nuovo in sala in versione restaurata
Quando le certezze stanno nel passato e il cinema vi si aggrappa con restauri e omaggi. Da  Fantozzi ad Amici Miei, anche per festeggiare i 100 anni dalla nascita di un maestro della commedia all’Italia come Mario Monicelli; da I pugni in tasca a Salò, per non dire di Ritorno al futuro, oltre venti milioni di incasso nella giornata-evento del 21 ottobre. E’ il nostro presente carico di nostalgia e giustamente desideroso di offrire sul grande schermo anche alle nuove generazioni film altrimenti destinati solo all’home video.
Non solo in Italia ma anche negli States mentre in Francia è appena nata una multisala con ben 5 schermi destinati solo a vecchi film restaurati.

E il 24 e 25 sono i giorni delle proiezioni-evento del restaurato Ricomincio da tre che torna in sala distribuito da Microcinema, in un mondo del tutto diverso da quel 1981 in cui arrivò al cinema firmato da un regista e attore esordiente, battendo tutti, incassando quasi 14 miliardi di lire e superando i grandi campioni di incasso italiani ma anche L’impero colpisce ancora , secondo capitolo della trilogia di Star Wars.
Insomma un caso. Un titolo che resterà un capitolo nella nostra storia del cinema, firmato da Massimo Troisi, prodotto dalla IIF di Fulvio Lucisano e dalla Factory Film, due David di Donatello per il miglior film e il miglior attore protagonista, quattro Nastri d’argento, per il miglior attore e per il miglior regista emergente, il miglior produttore e per il miglior soggetto e due Grolle d’oro.

Oggi torna in una versione restaurata a cura del Centro sperimentale di Cinematografia, che regalerà agli spettatori la possibilità di rivederlo con una qualità tecnica mai raggiunta prima, di incontrare di nuovo uno dei comici italiani più amati di sempre di riassaporare le grandi battute storiche di un film entrato nell’immaginario popolare allacciato a frasi che sono diventate tormentoni ("Quando c’è l’amore c’è tutto!". "No, chella è ’a salute!" […] "Voi siete napoletano?". "Sì, ma non emigrante, eh”).
Mentre i ricordi dei protagonisti di allora fioccano. Cominciando da quelli di Lello Arena, nel film nei panni dell’amico di Gaetano (Massimo Troisi), un ragazzo che stanco di vivere con la famiglia a San Giorgio a Cremano decide di trasferirsi da una zia a Firenze dove trova anche l’amore.

"È un’operazione per far conoscere alle persone questo grande film e soprattutto per farglielo vedere non in televisione, ma sul grande schermo.  E certo anche io avrei bisogno di un restauro ma la Cineteca ci riesce solo con le opere e non con gli esseri viventi, mi hanno spiegato e quindi dovrò accontentarmi. Ricomincio da tre è rimasto nel cuore di tutti perché andava controcorrente ed era fatto con talento e poesia. Oggi ci vorrebbero 10.000 Massimo Troisi e anche 10.000 produttori come Fulvio Lucisano per avere un po’ di speranza per il futuro" dice Lello Arena.
E, accanto a lui, Fulvio Lucisano, che allora scelse coraggiosamente di investire sul gruppo teatrale La Smorfia (composto da Enzo Decaro, Lello Arena e Massimo Troisi)  dopo averli visti recitare al teatro Tenda di Roma, afferra altri ricordi.

Troisi all’inizio non voleva girare il film e ci ho messo un po’ a convincerlo, ma ero sicuro che fosse la scelta giusta, perché si trattava di una storia molto personale. E prima dell’uscita, anche gli esercenti non erano sicuri delle potenzialità della pellicola, non lo volevano. Sia a Torino che a Milano c’era la paura che il pubblico del nord non lo capisse e che il film non incassasse nulla. Per questo, ho garantito ad alcune sale il loro incasso normale per un periodo di cinque settimane, in modo che, in qualsiasi caso, avrei coperto io i mancati guadagni. Ma non è stato necessario, visto che anche in quelle città Ricomincio da tre ha ottenuto dei risultati trionfali. Da lì, il film è stato presentato con successo in tutto il mondo, compresa una bellissima proiezione a New York all’aperto.E, in occasione di quel viaggio con Troisi, gli presentai Martin Scorsese, molto interessato a conoscerlo”.

E, alla fine, chiude la collana dei ricordi Arena:”Questo film segnò anche il debutto della collaborazione con Pino Daniele che ne firmò la colonna sonora. Io ero stato mandato anche in esplorazione di un altro grande cantautore Edoardo Bennato ma la cosa si è spenta lì perché tra Pino e Massimo era subito nata una profonda simpatia artistica e umana, una grande amicizia che passava attraverso le immagini e la musica. Purtroppo parliamo di persone che non ci sono più, ma che hanno reso questo mondo migliore".
Si commuove l’amico di sempre di Troisi ma poi sdrammatizza:  "Sono sempre i migliori che se ne vanno per primi, ragione per cui io ogni volta che faccio qualcosa di buono ci metto sempre in mezzo qualche schifezza,per paura di andarmene!



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