Una vera sorpresa questa sorta di prequel della straordinaria fantavventura di Peter Pan ovvero Pan - Viaggio sull’isola che non c’è di Joe Wright (da “Espiazione” ad “Anna Karenina” con Keira Knightley), che segna il debutto nella sceneggiatura di un film live action, dell’attore Jason Fuchs.
Un film che conquista i ragazzi e non delude i genitori perché i precedenti della mitica storia del personaggio creato da J. M. Barrie sono fedeli all’originale, e svolgono rispettando tempo, atmosfera e sostanza riportandoci alle origini di Peter Pan.

Costretta ad abbandonare il figlio in un orfanotrofio con una lettera in cui promette di ritrovarlo in questo mondo o in un altro, una giovane madre (Amanda Seyfried) scompare nella notte. Peter, ormai cresciuto, è un dodicenne birichino e ribelle, ma nel tetro istituto londinese, governato da una dispotica suora, queste sue caratteristiche non sono particolarmente apprezzate.
In piena Seconda guerra mondiale, durante una notte incredibile, Peter (Levi Miller, simpatico ed efficace) viene rapito dall’orfanotrofio da un galeone volante e finisce in un mondo fantastico, popolato dai pirati di Barbanera (un irriconoscibile Hugh Jackman), dove i bambini vengono costretti a lavorare in miniera alla ricerca della pietra delle fate. Infatti, l’isola che non c’è, abitata anche da guerrieri e fate è Neverland.
In questo magico mondo, Peter vive avventure incredibili e combatte sfide per la vita mentre tenta di far luce sul mistero che avvolge sua madre e, quindi, ritrovarla, oltre a lottare per il posto che gli aspetta in questa magica terra senza tempo, anzi età.

Alleato con la guerriera Giglio Tigrato (Rooney Mara, protagonista di “Uomini che odiano le donne”) e un nuovo amico di nome James ‘Uncino’ (Garrett Hedlund, da “Tron: legacy” a “Unbroken”), Peter deve sconfiggere lo spietato pirata Barbanera per salvare Neverland e scoprire il suo vero destino: diventare l’eroe che sarà famoso per sempre col nome di Peter Pan.
“Ti racconterò la storia di un ragazzo che non sarebbe mai diventato adulto. Ma questa non è la storia che già conosci… A volte, per capire meglio come finiscono le cose, dobbiamo prima sapere come sono iniziate”.

Con questa premessa Fuchs e Wright hanno costruito una fantavventura incredibile che unisce spettacolo e riflessione, divertimento e meraviglia, da veri appassionati. E, come nei suoi precedenti film, Wright non dimentica le immagini, curandole nei minimi particolare, con un uso dei colori che ricorda i classici del genere anni Cinquanta-Sessanta e utilizzando effetti speciali digitali e 3D in funzione della storia.
“Questo è un Peter Pan per il 2015 – afferma -, una completa rivisitazione della storia che tutti conosciamo e amiamo. Si tratta della storia sulle origini di Peter e dell’avventura di un eroe classico ambientato in un mondo enorme e bellissimo”.
E riesce a conquistare grandi e piccini perché ritrova il bambino che è in lui e in tutti gli spettatori che non l’hanno dimenticato.

“Joe Wright – dichiara Hugh ‘Barbanera’ Jackman – è un vero visionario, un adulto capace di calarsi nell’animo di un bambino e di scatenarsi, così che il pubblico potrà vedere Neverland come mai successo prima. Questa è stata una delle esperienze più divertenti che abbia mai provato nel girare un film”.
Da segnalare infine l’ottima cornice firmata dal direttore della fotografia John Mathieson, dalla scenografa Aline Bonetto, dalla costumista Jacqueline Durran e dalla truccatrice e acconciatrice Ivana Primorac. Il montaggio è di Paul Tothill e William Hoy. La efficace colonna sonora è di John Powell, dalla trilogia di “Bourne” ai celebri cartoni “Shrek” e “Dragon Trainer”.

Nelle sale italiane dal 12 novembre distribuito da Warner Bros. Pictures