Il titolo originale The 7 years itch (Il prurito del settimo anno) è forse più consono all’argomento trattato ma da noi è ben più noto come Quando la moglie è in vacanza, un brillante testo di George Axelrod da cui fu tratto l’omonimo film di Billy Wilder con Marilyn Monroe. Ora questo classico del teatro moderno viene riproposto in anteprima assoluta sul palco del teatro Quirino, produzione de La Pirandelliana, per la regia di Alessandro D’Alatri, interpretato da Massimo Ghini ed Elena Santarelli. Musiche originali firmate da Renato Zero.
La storia è quella di Riccardo, consulente di una casa editrice, rimasto solo in città a godersi finalmente i suoi spazi dopo che moglie e figlio sono partiti per le vacanze. Oltre alla calura però anche la noia incombe. Inaspettatamente ecco l’incontro fatale in seguito a un pericoloso crollo di una pianta di limone sul suo terrazzo. E’ una giovane un po’ maldestra, incaricata dagli inquilini del piano di sopra di innaffiare le piante in loro assenza. La ragazza entra nella casa e nella vita di Riccardo come un uragano e con la sua esuberante fisicità mette a dura prova il suo menage matrimoniale e familiare.
Dal primo debutto nel lontano 1952 a Broadway primo passo verso il successo internazionale, che arrivò nel 1955 proprio grazie all’adattamento cinematografico di Wilder, fino all’anno 2000 in cui l’American Film Institute la inserì al 51° posto tra le cento migliori commedie americane di sempre; il tempo non sembra aver scalfito in alcun modo la freschezza e la modernità di quest’opera che è “uno sguardo sui comportamenti e le relazioni tra maschi e femmine ed é con questo spirito che ho diretto questa commedia.” – dichiara Alesando D’Alatri, regista dei film Senza pelle, I giardini dell’Eden, Commediasexy – “Trovo che il testo contenga tutti gli elementi per essere adattato alla nostra epoca e ai nostri riferimenti culturali”.
Infatti, anche ambientando la vicenda in una Roma contemporanea, il risultato non cambia; la pièce mantiene inalterate le sue peculiarità che l’hanno resa famosa: satira feroce di costume sulle ossessioni erotiche dell’uomo sposato, critica del perbenismo ma anche dell’arrivismo che agita molte giovani ambiziose fanciulle a caccia di soldi e fama, pronte a tutto pur di entrare a far parte del mondo dello spettacolo o della moda. Insomma tutto molto attuale a distanza di 60 anni.
Sembra a suo agio Massimo Ghini, che sfodera anche insospettabili qualità canore nei numerosi intermezzi musicali, gravato da un ruolo logorroico e che lo vede sempre in scena; Elena Santarelli ancora acerba, fa comunque quel che può regalando al suo personaggio leggerezza ed estrosità. Interessante anche l’alternarsi dei tempi narrativi in cui il reale si contrappone alla proiezione delle reciproche insicurezze dei personaggi. “Mi ha divertito – chiosa il regista - l’idea di vivificare le proiezioni e le ansie dei protagonisti attraverso soluzioni moderne e fortemente visive che il linguaggio teatrale può offrire al pubblico contemporaneo”.
Teatro Quirino - Via delle Vergini, 7 Info: 06.6794585 Orari: dal martedi’ al sabato ore 20.45 domeniche ore 16.45 merc. 31 dicembre ore 18.00 e ore 20.45 giov. 1 gennaio ore 18.00
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